Dalla semina, ma soprattutto con l’avvicinarsi dei mesi caldi, mantenere il terreno fresco mediante annaffiature regolari per evitare fioriture (e semi) premature. Pacciamare abbondantemente per limitare la perdita d’acqua e la frequenza delle annaffiature.
Il coriandolo teme il freddo, per questo motivo la coltivazione biennale è riservata al sud del Paese. I suoi fusti sono sottili e non sopportano bene il vento, scegliere in giardino un luogo riparato. L’autunno è un buon momento per spargere leggermente un fertilizzante organico in previsione della crescita del secondo anno.
Raccolta dei semi
Ricordiamo ogni volta che dobbiamo parlare di “chicchi”, perché raccogliamo i frutti che contengono essi stessi i veri semi dal punto di vista botanico. Ma questa piccola precisazione non toglie nulla al sapore e alle proprietà dei cereali. In agosto-settembre alzarsi un po’ presto, con la rugiada, per tagliare le ombrelle che portano frutti molto maturi: sono generalmente in maggioranza bruno scuro, alcuni rimangono più chiari, e di colore uniforme. Arrivando presto eviterete che il caldo del giorno faccia cadere i chicchi, e quindi perderli. Asciugateli al sole o in un luogo ventilato. Sbattili su un grande panno pulito e metti i chicchi nella carta kraft. Alcuni di essi verranno utilizzati come semi per l’anno successivo (conservano il loro potere germinativo per cinque o sei anni), ma la maggior parte finirà in cucina o nella medicina di conforto.
Il futuro del coriandolo?